GRAZIE! Roma 2007
Ragazzi, grazie ancora per il favoloso weekend che avete organizzato, è stato un sacco bbbello!
Alcuni pensieri sparsi, per non dimenticare e strappare qualche sorriso:
Il viaggio in treno con l'arrivo in extremis di Luca e Fili, consigliato a proposito il parcheggio adiacente alla stazione centrale: una soluzione davvero budget oriented!
I 500 metri di distanza tra l'albergo e la stazione.
Il portiere di notte. "Ma l'ho detto al mio collega che è scemo, sono due doppie e una tripla. Ho solo sette documenti, ne manca uno".
I fritti egizian-romani del ristorante la prima sera (credo di averli finalmente digeriti. Che siano stati quelli la causa dei miei disturbi sabato sera in discoteca?)
Antonia, l'amica non-immaginaria di Gio e la manifestazione della polizia in Piazza del Popolo. Il caffé più buono di Roma bevuto nel bar sbagliato, ma il gelato era ottimo (e Franza ha finalmente ritrovato il gusto Malaga!)
I giri per Roma con Gio che cerca Luca nei camerini Disney (o era Diesel...?) e tutti che insultiamo/compatiamo Mic che crediamo partito verso Torino. Scherzo riuscito in pieno!
La parolaccia. E qui ci vorrebbe un capitolo a parte, ma la mia camicia era davvero così terribile? Povera Fabi...
I quattro dell'oca selvaggia che arrivano con il roda-pulmino all'alba delle due e mezza in campo dei fiori dopo un viaggio interminabile (e presumo ricco di avventure!)
La sveglia alle dieci e mezza per arrivare al mare alle 2 del pomeriggio, un modello di efficienza, ma ne valeva la pena! Pesce a volontà - e qui chi è arrivato al ristorante più tardi mi vorrà del male - sole e immancabile partita a pallone, con lo stesso pallone di Cadiz 2006. Grazie anche a Francesca e tutte le sue amiche che ci hanno dato preziosi passaggi e piacevole compagnia. Al ritorno uomo batte macchina con Nadia al volante e Dave alla navigazione con tuttocittà (non ne vedevo uno dall'ottantadue) che battono clamorosamente il tomtom che evidentemente non era informato del family day in piazza del popolo...
Il travestimento da carcerati con tanto di palla di cemento alla caviglia mio e di Fili (grrrrrrrr...) sono stati necessari un po' di bicchieri di vino per farmelo andare giù...
La macchinata da sei che pensava il ristorante per la cena fosse lo stesso del pranzo sulla spiaggia, visto che cercavano l'Appia nei pressi dell'ostiense.
I tassisti di Roma che confermano la loro proverbiale onestà e la loro clamorosa conoscenza della città. Che un tassista non sappia dove sia l'Appia antica è improbabile quasi quanto chiamarla corso Appia. (oppure confondere Colosseo con Arena).
L'epilogo alla disco Joia al Testaccio, forse un Pampero di troppo. Grazie Nadia, Livia e Gio che mi avete pazientemente riportato all'albergo. Non ho sentito commenti sull'interpretazione mia e di Fili di "vita spericolata", come siamo andati???
La Cacio Pepe di Felice al Testaccio è uno dei piatti buoni della vita.
Grazie, grazie e ancora grazie, è stata una vacanza indimenticabile. ALLA PROSSIMA!
le foto sono su nonsisamai.it
Alcuni pensieri sparsi, per non dimenticare e strappare qualche sorriso:
Il viaggio in treno con l'arrivo in extremis di Luca e Fili, consigliato a proposito il parcheggio adiacente alla stazione centrale: una soluzione davvero budget oriented!
I 500 metri di distanza tra l'albergo e la stazione.
Il portiere di notte. "Ma l'ho detto al mio collega che è scemo, sono due doppie e una tripla. Ho solo sette documenti, ne manca uno".
I fritti egizian-romani del ristorante la prima sera (credo di averli finalmente digeriti. Che siano stati quelli la causa dei miei disturbi sabato sera in discoteca?)
Antonia, l'amica non-immaginaria di Gio e la manifestazione della polizia in Piazza del Popolo. Il caffé più buono di Roma bevuto nel bar sbagliato, ma il gelato era ottimo (e Franza ha finalmente ritrovato il gusto Malaga!)
I giri per Roma con Gio che cerca Luca nei camerini Disney (o era Diesel...?) e tutti che insultiamo/compatiamo Mic che crediamo partito verso Torino. Scherzo riuscito in pieno!
La parolaccia. E qui ci vorrebbe un capitolo a parte, ma la mia camicia era davvero così terribile? Povera Fabi...
I quattro dell'oca selvaggia che arrivano con il roda-pulmino all'alba delle due e mezza in campo dei fiori dopo un viaggio interminabile (e presumo ricco di avventure!)
La sveglia alle dieci e mezza per arrivare al mare alle 2 del pomeriggio, un modello di efficienza, ma ne valeva la pena! Pesce a volontà - e qui chi è arrivato al ristorante più tardi mi vorrà del male - sole e immancabile partita a pallone, con lo stesso pallone di Cadiz 2006. Grazie anche a Francesca e tutte le sue amiche che ci hanno dato preziosi passaggi e piacevole compagnia. Al ritorno uomo batte macchina con Nadia al volante e Dave alla navigazione con tuttocittà (non ne vedevo uno dall'ottantadue) che battono clamorosamente il tomtom che evidentemente non era informato del family day in piazza del popolo...
Il travestimento da carcerati con tanto di palla di cemento alla caviglia mio e di Fili (grrrrrrrr...) sono stati necessari un po' di bicchieri di vino per farmelo andare giù...
La macchinata da sei che pensava il ristorante per la cena fosse lo stesso del pranzo sulla spiaggia, visto che cercavano l'Appia nei pressi dell'ostiense.
I tassisti di Roma che confermano la loro proverbiale onestà e la loro clamorosa conoscenza della città. Che un tassista non sappia dove sia l'Appia antica è improbabile quasi quanto chiamarla corso Appia. (oppure confondere Colosseo con Arena).
L'epilogo alla disco Joia al Testaccio, forse un Pampero di troppo. Grazie Nadia, Livia e Gio che mi avete pazientemente riportato all'albergo. Non ho sentito commenti sull'interpretazione mia e di Fili di "vita spericolata", come siamo andati???
La Cacio Pepe di Felice al Testaccio è uno dei piatti buoni della vita.
Grazie, grazie e ancora grazie, è stata una vacanza indimenticabile. ALLA PROSSIMA!
le foto sono su nonsisamai.it